
13/07/2015
Il Modello 231 e la responsabilità delle persone giuridiche
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 ha lo scopo di adeguare la normativa italiana in materia di responsabilità delle persone giuridiche alle Convenzioni internazionali sottoscritte da tempo dall’Italia. Con tale Decreto è stato introdotto nel nostro ordinamento, a carico delle persone giuridiche, un regime di responsabilità amministrativa (equiparabile sostanzialmente alla responsabilità penale), che va ad aggiungersi alla responsabilità della persona fisica che ha materialmente commesso determinati fatti illeciti e che mira a coinvolgere, nella punizione degli stessi, gli enti nel cui interesse o vantaggio i reati in discorso siano stati compiuti.
La responsabilità prevista dal Decreto si configura anche in relazione a reati commessi all’estero, purché per gli stessi non proceda lo Stato nel cui luogo è stato commesso il reato.
Di fatto reati ambientali e di corruzione, cui abbia anche indirettamente beneficiato l'ente, comportano pene accessorie che impediscono alla società in alcuni casi di continuare ad operare.
Per mitigare la responsabilità, l’art. 6 del Decreto, prevede una forma di esonero qualora l’Ente dimostri che:
a) l’organo dirigente dell’Ente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
b) è stato costituito un Organismo di Vigilanza incaricato di vigilare sull’osservanza e aggiornamento del Modello;
c) le persone che hanno commesso il reato hanno agito eludendo fraudolentemente il Modello;
d) non vi sia stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’Organismo di Vigilanza.
Tutte le società che operano nei settori pubblici, internazionali e ambientali oggi si stanno dotando di Modelli 231 e Organismi di Vigilanza.